Sons : “Breve presentazione … “
Paolo : “Ciao, mi chiamo Paolo Della Lucia ho 37 anni e sono di Massarosa. Mi sono laureato all’Università di Pisa in geologia ed attualmente faccio il docente alle scuole medie nel comune di Camaiore.Lo studio ha rivestito la gran parte della mia vita, oltre che lo sport ed i viaggi.”
Sons : “Com’è nato l’amore per il mare?”
Paolo : “Diciamo che l’amore per il mare è come un meccanismo interno, una sorta di orologio biologico, non si può descrivere penso che vada solo vissuto.Essendo nato e cresciuto nella fascia pedemontana Versiliese, la mia vita è stata suddivisa tra due ambienti differenti, ma allo stesso tempo interconnessi. Il lago di Massaciuccoli soprattutto in inverno col barchino ed il mare d’estate – il mare degli stabilimenti balneari – con i genitori, i parenti e gli amici d’infanzia.”
Sons : “Come e quando ti sei avvicinato al surf?”
Paolo : “Mi sono avvicinato al surf nell’estate 2010 subito dopo essermi laureato grazie a Riccardo Manfredi un local della Darsena di Viareggio, che mi prestò la sua tavola, un long bianco in surftech della Bic. So di essermi avvicinato in tarda età al surf, anche se ho praticato negli anni 90 lo skate e lo snowboard. Inoltre ho praticato molti sport fra i quali: Nuoto, tennis, equitazione, canottaggio e calcio (10 anni). Probabilmente la mancanza degli amici giusti in questo senso, hanno inciso sulle mie scelto da ragazzo.”
Sons : “Cosa provi in acqua?”
Paolo : “In acqua mi sento in pace, il mare ti libera. E’ un momento in cui conosci veramente te stesso ed i tuoi limiti. La sensazione più forte la provo mentre esco dal mare, quando devi rimescolarti alle persone che si trovano sui viali a mare, perché è come se il tuo spirito selvaggio ed anarchico debba limitarsi, normalizzarsi per rientrare nella società fatta dall’uomo per l’uomo.”
Sons : “Hai viaggiato molto per piacere e per lavoro?”
Paolo : “Sono stato in diverse parti del mondo tra: Sud america, Caraibi, Africa ed Europa. Ho viaggiato soprattutto per piacere e per il surf (Francia, Spagna e Canarie). L’unica parentesi è stata quella di una borsa di studio di 4 mesi presso l’Università di Siviglia.”
Sons : “Che situazione ambientale hai trovato all’estero?”
Paolo : “Be dipende, se per ambientale intendi l’ambiente marino, diciamo: Gli oceani che ho avuto modo di vedere sembrano essere in grado di reggere, ancora per un po’, il peso demografico crescente da parte della popolazione umana. Per quanto riguarda il Mediterraneo, una situazione che conosco decisamente meglio. posso dire che probabilmente essendo un bacino chiuso, con periodi di molto lunghi di ricircolo, essendo abitato da millenni e con una popolazione attuale di 450 milioni di persone sulle sue sponde………..capisci anche tu che la situazione non è delle più rosee. Non vorrei essere troppo pessimista, però un giorno mi è capitato di vedere un gabbiano di fianco a me mangiare pezzi di plastica galleggiante, quindi diciamo che il problema è tangibile. Come conclusione, posso dire che per fortuna la sensibilità riguardo le tematiche ambientali sia generalmente migliorata nel tempo e penso che il surf possa dare una mano al mare.”
Sons : “Siamo ancora in tempo per cambiare qualcosa?”
Paolo : “Si certo perché no, anche se il pianeta è sofferente a causa nostra, ognuno di noi nel suo piccolo può migliorare lo stato delle cose – ambiente – dare il buon esempio raccogliendo i rifiuti, cercare di rendere consapevoli le nuove generazioni. Io ho partecipato personalmente a campagne di pulizia delle sponde del lago di Massaciuccoli facendo parte dell’associazione Proloco Massarosa e di parti dell’arenile (con legambiente e WWF). “
Sons : “Che viaggio sogni di fare?”
Paolo : “Mi piacerebbe confrontarmi con uno degli spot dell’Oceano Indiano, magari andare a conoscere com’è fatta Bali e la sua gente.”
Sons : “Progetti per il futuro?”
Paolo : “Una wavegarden a 100 metri da casa……. :D”
Sons : “Fatti una domanda che vorresti che ti facessi io e datti una risposta”
Paolo : “Che cosa significa il surf per te? Il surf è come l’aria che respiri, è indispensabile. Quando non c’è devi fare qualcosa per alleviare questa nostalgia che ti assale nei pomeriggi liberi senza onde. Una malattia sana che però non ha cura. Il surf è come la vita!”
Sons : “Vuoi salutare qualcuno?”
Paolo : “Vorrei salutare tutti gli amici, che ormai sono diventati come una famiglia per me: Bebe, Leonardo Bianchi (Teddy Palomino), Simo Del Chiaro, Federico ‘Turtle’ Mazzucchi per primi perchè sono stati i promotori inconsapevoli dello Zombie Style Rules nel mondo, soprattutto i primi due. Poi Emilio ed Edoardo Mei, Paolo Della Capanna, Fabrizio Vizzoni, Pippo Graziano, Patrizio Jacobacci, Marco Barsella, Lorenzo Mattiotti, Riccardo Paoli (Bar Gioia), France’ du cervelli, Il Pomo, Marco Urtis, Oliver di Fazio, Lorenzo Barni, Riccardo Manfredi, Il Foggy e dulcis in fundo ‘l’Atleta versatile‘. Spero che mi scuseranno gli altri che non ho citato e che si sentono in qualche modo penalizzati. Grazie.”