Se entrate nel bagno di casa vostra e trovate il rubinetto aperto e l’acqua che esce dalla vasca da bagno e si riversa sul pavimento, cosa fate? Prendete uno straccio e asciugate per terra oppure chiudete il rubinetto?
Negli ultimi anni è aumentata l’attenzione per i rifiuti di plastica e il loro impatto sugli ecosistemi marini. Numerosissime associazioni e cittadini organizzano operazioni di pulizia delle spiagge, i cosiddetti beach cleanup. Ma pochi giorni dopo la pulizia le spiagge sono purtroppo nuovamente ricoperte di rifiuti.
Le pulizie delle spiagge sono molto importanti, infatti tramite la rimozione dei macrorifiuti di plastica impediscono la loro frammentazione nelle microplastiche, impossibili da rimuovere dagli ambienti naturali. Ma equivalgono a chi entra in bagno e si mette ad asciugare per terra.
Per risolvere l’inquinamento da plastica è necessario chiudere il rubinetto. Ovvero prevenire la produzione di rifiuti.
Per conoscere quali sono i rifiuti di plastica e le marche di tali prodotti più numerosi sulle spiagge è stato sviluppato il protocollo Brand Audit – PlasticheAMare. I volontari raccolgono i rifiuti sulle spiagge, li classificano secondo semplici categorie di tipi di prodotto, e poi identificano le marche dei rifiuti, il cosiddetto Brand Audit.
Il Brand Audit, o verifica del marchio, consente di sapere quali sono i rifiuti che sono maggiormente presenti sulle spiagge, e questo permette di individuare quali sono le azioni di prevenzione della creazione di rifiuti (cioè chiudere il rubinetto) da mettere in atto nell’ottica dell’economia circolare.