Noi :”Ciao fai una presentazione.”
Jacopo :”Ciao sono Jacopo Vitti ho 38 anni, faccio il nutrizionista e sono un livornese di scoglio.”
Noi :”Quando, dove e con chi hai iniziato a fare bodyboard?”
Jacopo :”L’amore per il bodyboard è sbocciato quando avevo 13 anni, esattamente nel 1993. Ho iniziato ai Pancaldi, nel bagno dove l’estate passavo le giornate con il mio gruppo di amici, negli spot “Fungo” e “Korea”. Quest’ultimo negli anni ‘90 lavorava benissimo, purtroppo adesso è quasi impraticabile perché le mareggiate hanno cambiato il fondale. “
Noi :”Cosa ti ha spinto a farlo?”
Jacopo :”Ho cominciato a prendere le onde perché a quell’età fai tutto quello che fa il tuo gruppo di amici e così quando il mare era mosso si andava tutto il giorno a caccia di onde, tutti insieme.”
Noi :”Chi ti ha aiutato?”
Jacopo :”Non ho avuto un maestro perché eravamo tutti agli esordi e mi ricordo che i giornalini di surf andavano ordinati e arrivavano dall’America, i video invece erano in cassetta VHS, e ne girava solo uno con il grande Mike Stewart, al tempo giovanissimo. A dir la verità c’era un ragazzo che era su un altro livello e ci ha fatto un po’ da insegnante, si chiama Filippo Cini. Quando abbiamo iniziato non esisteva il materiale di adesso, usavamo le pinne da sub tagliate e il bodyboard era morbidissimo, lo chiamavamo ciuinghino. Tutto era più difficile, le previsioni e le webcam non esistevano, la sera guardavamo il cielo e il mare e il giorno dopo si provava a indovinare. Ci si svegliava all’alba curiosi di andare a vedere. Alcune volte andava bene, altre invece ritornavamo a dormire.”
Noi :”Il tuo spot preferito?”
Jacopo :”Il mio spot preferito è sicuramente il “fungo”, lo spot di casa. Lì oltre a trovare onde ideali per il bodyboard, è anche il posto dove trovo gli amici di sempre e con il passare del tempo anche nuovi, più giovani di me ma uniti dalla stessa passione.”
Noi :”Hai fatto molti viaggi? Dove? E quale ti ha segnato di più? “
Jacopo :”A 13 anni Ho cominciato a fare viaggi di surf con i miei genitori che conoscendo la mia passione, mi hanno portato a Bali, Los Angeles e Puerto Escondido e vi posso assicurare che erano posti molto diversi rispetto ad ora. Più tardi fu la volta di Biarritz e delle Canarie, erano i primi viaggi con gli amici, ancora minorenne e senza genitori. Si stava in mare ma si pensava anche a divertirci la sera, così la mattina era una fatica mortale alzarsi dal letto. L’ultima esperienza risale all’estate scorsa, sono partito con gli amici della vecchia guardia per Himmafushi, un’isola semideserta delle Maldive dove era vietato l’alcol e alle 7 di sera era buio pesto. L’unica cosa che c’era da fare era surfare e questo facevamo tutto il giorno a Jailbreak, lo spot. È stato bellissimo!”
Noi :”Che ne pensi dell’inquinamento del mare?”
Jacopo :”L’inquinamento è un argomento molto serio e per noi che viviamo il mare e amiamo la natura è come se parte del nostro corpo vada in cancrena. Non so se siamo ancora in tempo a migliorare la situazione ma sicuramente bisogna provarci. Nel nostro piccolo dovremmo fare il massimo, stando attenti a non inquinare, pulire anche l’immondizia altrui e sensibilizzare le altre persone. Complimenti perché anche tu, con questa domanda che vedo fai a tutti, stai facendo proprio questo.”
Noi :”Fatti una domanda che vorresti che ti facessi io e datti una risposta.”
Jacopo :”L’ultima domanda a cui vorrei rispondere è: “ma non è ti è venuta ancora a noia andare in mare con il freddo la mattina presto e “combattere” con ragazzi con 25 anni in meno di te?” la mia risposta è: un po’ Sì. No dai, scherzo! il divertimento e la condivisione di questa passione con i miei amici più cari rende tutto questo un piacere immenso. Spero che anche mia figlia Viola, che è ancora piccola, si appassioni col tempo al bodyboard! Sarò fiero di farle da maestro.”