Noi :”ciao, fai una presentazione …”
Checco :”Ciao sono Francesco , 41 anni , nato a Pisa , vissuto fino ad ora grazie al lavoro di bagnino , al surf e allo snowboard . “
Noi :”quando, dove e con chi hai iniziato a fare surf ?”
Checco :”Iniziai a scivolare sull acqua a circa 10 anni in Corsica (costa ovest) con una tavola da windsurf Tiga di 3 metri 😂Poi per regalo ricevetti una short australiana tutta colorata era una Nev 6’3 che era di Patrizio Jacobacci , all’epoca avevo 12 anni e mi portavano al mare a Lido di Camaiore . Lì feci amicizia con alcuni bimbi che a volte venivano in acqua ed avevano le prime tavole costruite dalla Costa Ovest . Sono sempre stato un ‘lupo solitario’, nel senso che mi è sempre piaciuto surfare da solo , senza tante chiacchere intorno e questo anche oggi.”
Noi :”cosa ti ha spinto a farlo ?”
Checco :”non lo so , non me lo ricordo , mi sono ritrovato con questa passione sfrenata nel sangue, forse avere lo skate gia da piccolino mi ha introdotto in questo mondo “
Noi :”il tuo spot italiano preferito ?”
Checco :”ce ne sono troppi che ho nel cuore non ne ho uno preferito “
Noi :”hai fatto molti viaggi ? “
Checco :”ho sempre pensato che i viaggi siano i soldi spesi meglio e da buon tavolaro spicciolo e incallito ho sempre viaggiato per cercare delle onde oppure per allenarmi con lo snowboard.. ; a parte l’europa quindi Francia , Spagna , Portogallo , Canarie, la mia ‘seconda casa ‘ dal 2000 si colloca nella zona costa ovest americana (più precisamente San Diego county ) e isola di Oahu (Hawaii)”
Noi :”il viaggio che ti ha segnato di più ?”
Checco :”La prima volta ad Oahu .. lo sognavo da quando ero bambino, mi ritrovai in acqua con due local che abitavano di fronte allo spot ‘Guns’ a Ehukai Beach di fianco a Pipeline , prima di partire su un onda c’ho messo piu di 1 ora , un misto fra eccitazione e adrenalina , onde totalmente diverse da quelle che avevo sempre surfato , onde di 1 metro e mezzo con uno spessore impressionante che non avevo mai visto. Qui ho imparato quanto sia fondamentale (in certi posti) avere la tavola giusta se non vuoi rimanere sotto ad ogni onda che prendi…”
Noi :”qual’è l’onda che ti viene in mente quando pensi al surf ?”
Checco :”Direi due onde … la piu adrenalinica ,ripida e veloce poco affollata l ‘ho trovata a nord ovest di Oahu lo spot si chiama Yokohama ,ci vanno piu che altro locals coi body … La seconda , perfetta (un autostrada che va a destra) ma affollatissima direi swami a encinitas “
Noi :”credi che si sia perso oppure no il vero spirito del surf ? Cioè prima era uno stile di vita ora lo è sempre ?”
Checco :”vedi ,questa cosa che mi chiedi l’ho vissuta sia nel surf che nello snowboard e purtroppo rappresenta il rovescio della medaglia dettato dalla commercializzazione di questi mondi. È una cosa tutta italiana perché se vai dove la surf culture è radicata da decenni non è cosi. La generazione di oggi non si rende conto di quanto sia fortunata , hanno la strada spianata dalla nostra generazione e dei materiali a disposizione che ti facilitano tantissimo nell’apprendimento.”
Noi :”come vedi i giovani di oggi ?”
Checco :”sono molto a contatto con i ragazzi , cerco sempre di trasmettergli la purezza e quel che c’è di buono del nostro mondo. Il surf ti insegna ad aspettare , non è una cosa che puoi comandare ed organizzare a tuo piacimento … sei tu che devi adattarti alle regole della natura e per questo motivo anche se molti avrebbero del potenziale fisico non lo accettano e mollano. Il ritmo frenetico imposto dalla società , in mare non conta niente e la cosa bella è che questo non cambierà mai … (a meno che non ti costruisci una wave pool alla kelly 😂😂)”
Noi :”come vedi lo stato dei nostri mari ?”
Checco :”non sono pessimista per natura , ma se continuiamo cosi andiamo poco lontano “
Noi :”credi che siamo ancora in tempo per cambiare direzione e aiutare l’ambiente ? “
Checco :”penso che nessuno possa realmente dire quando sia troppo tardi ,dobbiamo avere piu rispetto dell’ambiente a partire dai mozziconi delle sigarette fino ai rifiuti in grande scala . Dovrebbero istituire una materia scolastica che informi e insegni ciò che è bene o non è bene fare perché la maggior parte degli obrobri che si vedono sono frutto ,secondo me , dell’ignoranza individuale.”
Noi :”qual’è la cosa che hai visto che ti ha scioccato di più ?”
Checco :”in positivo sono rimasto impressionato dall’enorme estenzione di mulini eolici per diverse decine di km nel deserto a Palm Springs
In negativo ogni volta che a fine giornata al mare vedo rifiuti lasciati incustoditi ovunque .”
Noi :”Sappiamo che hai una scuola di Surf … parlacene un po’ …”
Checco :”si , ho fatto ai tempi uno dei primi corsi ISA (international surfing association) , dopo di che visti i diversi salvataggi effettuati con la tavola, per gioco iniziai a fare dei corsi ai ragazzi dello stabilimento dove lavoravo , poi organizzai dei corsi di surf e sicurezza in mare e abbiamo iniziato a collaborare con varie associazioni tra le quali la SURF Therapy di Antonio Rinaldi . Cerco di trasmettere sempre di piu del semplice gesto sportivo , il surf non è solo sport .”
Noi :”Ami molto anche lo snowboard vero ?”
Checco :”si lo snowboard mi ha dato molto e mi ha fatto viaggiare tanto. Fino a circa 10 anni fa ero sempre in giro fra snowpark , allenamenti e contest di freestyle. Ho conosciuto tanta gente eccezionale. Poi abbiamo aperto la prima scuola di solo snowboard nel 2003 con Verticale e adesso col mio alleato Sauro Lavoratori abbiamo istituito l’ Abetone Snowboard Academy”
Noi :”Raccontaci un po’ anche di questo sport …”
Checco :”Il vero spirito di questo sport lo ritrovi nello scendere un pendio in neve fresca , nell’interpretare un percorso in un bosco , costruirti dei salti e volare facendo tricks sempre piu spessi , di solito è molto collegato al surf perché le sensazioni di riding condivise sono molteplici ed il lifestyle è pressoché identico . Direi che purtroppo ti tronchi un po di piu perché la neve è piu dura dell’acqua 😂”
Noi :”progetti a breve e lungo termine ?”
Checco :”non ho mai fatto progetti a lungo termine sono molto istintivo e mi sono sempre fatto portare dagli eventi “
Noi :”fatti una domanda che vorresti che ti facessi io e datti una risposta …”
Checco :”Ok. Domanda : Ma l’ordinanza balneare in atto sulle ns coste l’ha scritta topolino o winnie the pooh ??
No , forse qualcuno che vuole intendersi anche di surf e che non sa che non è praticabile a 300 metri dalla riva e che non puo essere delimitato in un canale fisso di 10 metri… in poche parole nel 2018 è diventato uno sport olimpico ma in Italia lo abbiamo vietato perché pericoloso . Riflettete gente…”
Noi :”vuoi ringraziare qualcuno ?”
Checco :” certo, la mia testa dura, mio padre che da piccolo mi ha trasmesso l’amore per il mare, Caterina che mi sopporta e mi lascia andare a fare surf 😜, mia mamma che non mi vede mai , Totano fedele compagno di viaggio , Federica ed Elena di Hurley / Blue Distribution per il supporto tecnico, gli altri istruttori che collaborano con me nella Surf & sup Academy Tirrenia (Marco , Giulia, Gavino ), Antonio Rinaldi per il lavoro meraviglioso con la Surf Therapy ,il Bagno Maddalena e il Bagno Vittoria Tirrenia che ci ospitano, in fine voi per avermi fatto questa intervista. Mahalo 🤙🏻”