Noi :”Fai una presentazione …”
Elena :”Ciao a tutti, sono Elena vivo a Livorno e ho 31 anni. Nella vita faccio la farmacista (ci son dei giorni non ci credo neanche io) e ho una grande passione per il surf che ho iniziato a conoscere davvero da pochi anni.”
Noi :”Quando hai iniziato a fare surf? Dove hai iniziato? Con chi?”
Elena :”Ho iniziato al Lillatro insieme a Valerio Catanorchi nel 2014 e da allora è stato un cambiamento quasi totale della mia vita. Il surf ti trasmette un equilibrio e una pace interiore che è difficile da spiegare ma che molti di voi sicuramente conosceranno. Ho incontrato altri surfers che oggi ho la fortuna di chiamare Amici che mi hanno insegnato una filosofia di approcciare alle cose molto piu’ semplice rispetto allo stress di tutti i giorni.”
Noi :”Hai viaggiato sicuramente molto, dove sei stata? Com’è nato il progetto Foto Surf Livorno?”
Elena :”Insieme al mio ragazzo Matteo Tebano abbiamo visto posti fantastici: Fuerteventura, Portogallo, Bali, Nuova Zelanda e Maldive. Ed è da questi viaggi che è nata l’idea di un progetto home-made che si chiama Foto Surf Livorno. A dir la verità l’idea nasce piu’ da una necessità ovvero quella di immortalare fidanzato, amici, sconosciuti e chi piu’ ne ha più ne metta durante le session di surf con la mia macchina fotografica. Alla fine ho pensato che sarebbe stato bello condividere le mie foto (gratuitamente) con chiunque le avesse volute vedere e che magari non conoscevo, cosi’ ho creato una pagina pubblica che aggiorno con tutti i viaggi e le session che facciamo a livorno/rosignano e ovunque siamo. In alcune occasioni ho avuto la fortuna di immortalare alcuni degli atleti piu’ bravi del panorama italiano e internazionale come nel 2016 al RipCurl Pro a Supertubos.”
Noi :”Come vedi la situazione ambientale?”
Elena :”Viaggiando posso dirti che ci sono alcune parti del mondo come l’indonesia che a livello ambientale sono disastrose, mare inquinato e pieno di spazzatura; altri posti come la nuova zelanda dove invece sono avanguardistici rispetto a noi (che forse ci siamo accorti del problema troppo tardi). Dobbiamo assolutamente trasmettere alle nuove generazioni (surfisti in primis) le regole basilari, che poi non è altro che un etica morale del vivere comune, come lasciare i mozziconi di sigaretta in spiaggia…per una livornese puro sangue come me è una cosa che mi lascia da pensare e mi convinco sempre di piu’ che se ne dovrebbe parlare maggiormente nelle scuole.”
Noi :”Il surf donna come lo vivi in acqua?”
Elena :”Devo dire la verita’ mi sento osservata. la donna sul picco non è vista di buon occhio, ma forse è più preoccupazione.-provo a spiegarmi -: a volte si pensa che le ragazze che vediamo in mare lo fanno per divertimento e passatempo, non necessariamente con esperienza e conoscenze adeguate. Spesso un occhio poco esperto puo’ sottovalutare il mare in situazioni proibitive, dove invece c’è bisogno riconoscere i propri limiti per non mettere in pericolo te e chi ti sta intorno. Questo discorso pero’ si puo’ fare anche per gli UOMINI! Purtroppo capita spesso anche a me che la situazione non mi permetta di andare in mare e allora resto fuori a fare le foto! Semplicemente è sbagliato pensare che siccome il surf è uno sport praticato maggiormente dagli uomini, allora si consideri una cosa “esclusivamente” da uomini. Il fatto che anche le donne si stiano avvicinando alla tavola non è una cosa di cui aver paura, credo che nelle generazioni future ci saranno molte piu’ ragazze che non avranno paura di uscire con capelli bagnati, scalze e senza trucco, e questo a prescindere dal livello sarà già un bel risultato!”
Noi :”Qual è il tuo spot preferito? Cosa provi in acqua?”
Elena :”Il mio spot preferito è il sabbione (l’onda del futuro come dice il mio amico Bag), perché semplicemente ho imparato a surfare li e ci sono un sacco di emozioni e ricordi legati a quel posto. Quando ci torno, piu’ che in ogni altro posto mi sento libera.”
Noi :”Fatti una domanda che vorresti che ti facessi e datti una risposta…”
Elena :”Cosa vorresti per il futuro?
Vorrei che in futuro ci fosse una rivalutazione degli sport minori, come nei paesi in cui il surf è sport nazionale (bello il calcio pero’ anche basta). Mi piacerebbe che il surf fosse dato in televisione, e promosso in maniera educativa ( e perché no…anche nelle scuola come in Australia) sia per sensibilizzare le persone a salvaguardare il mare, sia per creare delle opportunità nuove come ad esempio il surf per persone con disabilità.
In una citta’ come Livorno il mare è al primo posto, è la nostra risorsa primaria , il nostro fiore all’occhiello e abbiamo il dovere di conoscerlo e rispettarlo. Tutti dovremmo avere una vita vista mare.”