Episodio 4. Mare che sale, mare che scende

EPISODIO 4. MARE CHE SALE, MARE CHE SCENDE

Episodio 4. Mare che sale, mare che scende

Figura 1

In questo episodio affrontiamo una tematica molto complessa legata al cambiamento climatico, ovvero l’innalzamento del livello del mare. Le oscillazioni del livello del mare sono un processo legato alle fluttuazioni della temperatura media del nostro pianeta che ha innescato cicli climatici glaciali e interglaciali che da sempre caratterizzano la Terra. 

Durante una fase glaciale, caratterizzata da un clima più freddo, le grandi calotte glaciali soprattutto nelle zone polari antartiche, della Groenlandia, del nordamerica e della Scandinavia, si sviluppano e si ingrandiscono intrappolando grandi masse d’acqua sotto forma di ghiaccio e provocando una enorme diminuzione del deflusso superficiale.  Questo ha come risultato un abbassamento generale del livello dei mari de degli oceani.  La transizione tra un periodo glaciale e un periodo interglaciale, (come quello dove viviamo attualmente) l’aumento della temperatura innesca la fusione delle grandi calotte glaciali. Questa acqua di fusione si ridistribuisce quindi negli oceani e nei mari del globo facendone risalire il livello. 

Durante l’ultima glaciazione, terminata circa 20.000 anni fa, il livello del mare era in media circa 120 metri più basso dell’attuale e, come vedete nella figura 1 (tratta da Becker et al., 2015), la geografia Europea e Mediterranea era molto diversa dall’attuale. La calotta polare scandinava si estendeva su una gran parte dell’Europa del nord mentre, in Mediterraneo, possiamo osservare come il mare Adriatico avesse dimensioni molto piu ridotte e Sardegna e Corsica formassero una macro-isola al centro del Mediterraneo occidentale. Da allora, il mare è risalito anche se con una variabilità influenzata da altri parametri geologici di cui parleremo nei prossimi episodi. 

Quello che però oggi preoccupa la comunità scientifica è la velocità attuale di risalita del livello, che ha subito un’improvvisa accelerata negli ultimi 100 anni dopo almeno 4 millenni di quasi stabilità.

Episodio 4. Mare che sale, mare che scende

Figura 2

Lungo la costa Atlantica americana, i tassi di risalita non avevano mai superato gli 0,6 mm anno fino all’inizio del grande sviluppo industriale del primo 900. Da allora, i tassi si attestano intorno ai 2,1 mm anno, ovvero quasi 4 volte tanto rispetto all’epoca pre-industriale in meno di 150 anni (Vedi figura 3, la freccia rossa indica la fase di accelerazione). In Mediterraneo si registra un’accelerazione di circa 1 mm all’anno negli ultimi 100 anni rispetto ai 2 millenni precedenti. Queste accelerazioni sono correlate all’aumento della temperatura globale che ha riattivato la fusione delle grandi calotte glaciali con conseguenze importanti per la risalita del livello del mare. 

Il futuro non è certamente più roseo. Se i paesi si accordassero per attuare misure significative di contenimento delle emissioni di gas serra al fine di restare nei 2° di aumento medio della temperatura il livello del mare salirà comunque di tra i 30 e i 60 cm da qui al 2100. Tuttavia, molti paesi non hanno intenzione di rispettare questo agreement e continuando con gli attuali trend di emissioni, nel 2100 potremmo avere un innalzamento del livello del mare globale tra i 60 cm fino a 1.1 m. Le conseguenze per tantissime aree costiere, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, sarebbero naturalmente drammatiche con perdita di case, infrastrutture terreni agricoli. 

Ascoltate la lezione audio qua sotto:

Episodio 4. Mare che sale, mare che scende


Voce prof. Matteo Vacchi

Episodio 4. Mare che sale, mare che scende
Prof. Matteo Vacchi

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