andrea cavalleroni

EPISODIO 104 ANDREA CAVALLERONI

Ciao a tutti, visto che – come sapete – su Sons of the Ocean cerco di tenervi aggiornati su tematiche legate all’ambiente e agli animali, oggi ho deciso di intervistare Andrea Cavalleroni, uno dei ragazzi che ha creato il capitolo locale a Genova dell’associazione Surfrider e organizzatore, insieme a Greenpeace Genova, della pulizia della spiaggia di cui vi ho raccontato qualche giorno fa.

 

Sons : “Ciao Andrea, partiamo con la prima domanda: come nasce il progetto di Surfrider Genova?”

Andrea : “Innanzitutto grazie per l’intervista, è per me un onore far parte della grande famiglia dei Sons of the Ocean.Il progetto di Surfrider Genova nasce dalla mia esperienza nelle pulizie della spiaggia organizzate in passato e dalla voglia di fare di più. Tutto nacque un paio di anni fa, quando presi spunto dalla newsletter di Surfrider Foundation Europe per organizzare la mia prima pulizia della spiaggia a Recco nell’ambito del famoso progetto chiamato Ocean Initiatives (oltre 50.000 partecipanti nel 2018 in più di 1000 pulizie in Europa). Da lì in poi ho sempre cercato di fare il possibile ogni volta che vedevo che la situazione della spiaggia era particolarmente grave.Dopo queste varie esperienze ho deciso che il momento era opportuno per fare ancora di più e mi sono mosso per aprire il “capitolo locale” di Surfrider Foundation Europe a Genova insieme ad altri tre ragazzi. Al momento esistono trentasei capitoli locali in Europa, ma solo uno in Italia (a Roma) e noi siamo nascenti (nel senso che dopo due o tre iniziative coordinate con la sede centrale, ci diranno se anche noi siamo ufficialmente parte del team).”

Sons : “In questi ultimi anni ti ho visto coordinare diverse pulizie delle spiagge a Recco insieme a Blackwave. Potresti descriverci la situazione che avete trovato? Quali sono i rifiuti che inquinano di più le nostre spiagge?”

Andrea : “In questi anni i ragazzi di Blackwave mi hanno sempre dato un grande aiuto nell’organizzare le pulizie a Recco e devo dire che i risultati sono stati notevoli. Come al solito i rifiuti più presenti sono quelli plastici e abbiamo raccolto migliaia di oggetti di tutti i tipi: polistirolo, imballaggi, sacchetti, bottiglie e tanto tanto altro.Diciamo che le grandi mareggiate ci restituiscono con prepotenza tutto ciò che abbiamo gettato in mare e in anche in una sola pulizia si possono raccogliere migliaia di rifiuti.Si stima che l’80% dei rifiuti presenti in mare provenga dall’entroterra e lo abbiamo visto con i nostri occhi pulendo il letto del torrente Recco più volte; era particolarmente pieno di rifiuti dopo una famosa sagra in città. Per questo bisognerebbe sensibilizzare il maggior numero di persone possibile sull’enorme problema dei rifiuti lasciati fuori dai bidoni e nell’ambiente, inclusi i mozziconi di sigaretta, che sono di plastica e contengono sostanze tossiche.”

Sons : “Credi che i surfisti siano abbastanza sensibili sul tema ambientale o dovrebbero/potrebbero fare di più?”

Andrea : “Secondo me noi surfisti abbiamo una sensibilità nei confronti dell’ambiente più alta della norma, proprio per il legame speciale che abbiamo con il mare. Mi sembra che quasi tutti i surfisti siano accomunati da una certa consapevolezza dei problemi ambientali che ci affliggono. Per questo motivo dobbiamo essere noi a prendere l’iniziativa di ripulire il nostro mare e cercare di risolvere alla fonte questi problemi.”

Sons : “Su Sons of the Ocean abbiamo scritto diversi articoli nei quali abbiamo dato piccoli consigli per ridurre l’utilizzo della plastica e adottare uno stile di vita più sostenibile.. tu hai qualche consiglio da dare ai nostri lettori?”

Andrea : “Il primo e principale consiglio che darei è quello di comprare meno plastica usa e getta. Alcune semplici soluzioni sono: usare sempre la borraccia e non comprare bottiglie di plastica, comprare detersivi e cibi sfusi, portarsi sempre dietro una borsa di stoffa per evitare quelle di plastica. Questo perché la plastica è un materiale molto difficile da differenziare e da riciclare (buttiamo almeno sette tipi diversi di plastica nella differenziata e per questo i risultati sono scarsi).Ci sono poi altre scelte di consumo che possono avere un enorme impatto ambientale, come ad esempio: scegliere un fornitore di energia elettrica che eroghi energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili, mangiare una dieta più attenta all’ambiente (meno carne e latticini) e preferire l’utilizzo di mezzi di trasporto più ecologici.”

Sons : “Si è appena conclusa una grande pulizia della spiaggia a Genova, ci racconti com’è andata?”

Andrea : “Il 23/02/2019 Surfrider Genova (in collaborazione con i volontari di Greenpeace a Genova) ha organizzato la sua prima pulizia della spiaggia proprio nel cuore di Genova ed è stato un evento straordinario. Il numero di partecipanti è stato superiore a duecento e stimiamo di aver raccolto circa ottanta metri cubi di rifiuti in meno di un chilometro di spiaggia. Non so come rendere l’idea e se lo foto rendono giustizia al lavoro svolto, ma quando la spazzatura era raggruppata nel piazzale era come essere in una discarica. Siamo quindi molto contenti di aver avuto così tante persone ad aiutarci e di aver ripulito così tanti rifiuti che altrimenti sarebbero finiti in mare. In particolare abbiamo raccolto e differenziato 2650 bottiglie di plastica, 615 lattine, 580 bottiglie di vetro e 62 pneumatici. Siamo quindi felicissimi di aver tolto questa montagna di rifiuti dal nostro mare e chiediamo a gran voce di muoverci verso modelli di consumo più sostenibili come ad esempio il deposito e il vuoto a rendere su bottiglie, lattine e flaconi. Ne approfitto infine per rivolgere un invito a tutti: se la vostra spiaggia è, come tante altre, piena di rifiuti, organizzate voi stessi una pulizia! Utilizzando il sito www.oceaninitiatives.org è davvero facile perché viene spiegato tutto (come ad esempio le autorizzazioni necessarie) e ci si può far inviare il materiale (ad esempio banner, guanti e sacchetti) per l’attività. E se avete bisogno di qualche dritta, scriveteci un messaggio sulla pagina Facebook di Surfrider Genova.

Come ormai avrete capito da questa intervista, Andrea è un vero Sons of the ocean !!!

Intervista di Manuela Giacomini

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