Perché il mare è salato? Una spiegazione scientifica che profuma di Oceano
Chiunque abbia fatto un tuffo in mare lo sa: l’acqua salata pizzica le labbra, brucia un po’ negli occhi e… rende il mare diverso da qualunque altro specchio d’acqua sulla Terra. Ma perché il mare è salato?
La risposta a questa domanda ci porta in un viaggio lungo miliardi di anni, tra rocce, piogge e profondità oceaniche. Un viaggio che racconta anche la meravigliosa connessione tra la Terra, l’acqua e la vita.
Il sale viene dalle rocce
Tutto comincia dalla pioggia. Quando l’acqua cade sulla terra, si infiltra nel suolo e scorre sui rilievi, erodendo lentamente le rocce. Questo processo, chiamato erosione chimica, rilascia ioni — particelle cariche elettricamente — che vengono trasportati dai fiumi fino al mare.
Tra gli ioni più abbondanti ci sono il sodio (Na⁺) e il cloruro (Cl⁻). Una volta arrivati in mare, si uniscono formando cloruro di sodio (NaCl): il nostro comunissimo sale da cucina.
Ma c’è di più: anche le eruzioni vulcaniche sottomarine e le fumarole idrotermali contribuiscono a immettere sali e minerali nell’oceano. In profondità, le acque marine filtrano nelle fratture della crosta terrestre, si arricchiscono di elementi chimici e poi risalgono in superficie, aggiungendo ulteriore “sale” alla ricetta del mare.
Perché i laghi non sono salati come il mare?
Bella domanda. Anche nei laghi arriva acqua carica di sali, ma con una grande differenza: nei laghi l’acqua entra… ed esce. Scorre via attraverso fiumi, portandosi dietro gran parte dei sali disciolti.
Nel mare, invece, l’acqua non ha una vera via d’uscita. L’unico modo in cui “esce” è tramite evaporazione, ma quando l’acqua evapora, i sali restano. Così, nel corso di centinaia di milioni di anni, il mare è diventato sempre più salato.
Quanto è salato il mare?
La salinità media dell’acqua marina è di circa 35 grammi di sale per litro. In pratica, in ogni litro d’acqua marina ci sono circa 7 cucchiaini di sale.
Ma attenzione: non tutti i mari sono uguali! Il Mar Morto, ad esempio, è così salato che si può galleggiare senza sforzo (oltre 300 grammi di sale per litro), mentre in zone dove i fiumi immettono molta acqua dolce, come alla foce dell’Amazzono, la salinità scende sensibilmente.
Il sale è vita… ma con equilibrio
Il sale marino non è solo una curiosità. È un elemento fondamentale per la vita marina. Gli ioni presenti nell’acqua regolano la pressione osmotica, l’equilibrio cellulare e permettono la trasmissione di segnali elettrici negli organismi viventi.
Ma, come spesso accade in natura, l’equilibrio è tutto. Cambiamenti climatici, inquinamento e scioglimento dei ghiacci stanno modificando la salinità in molte aree marine, influenzando gli ecosistemi e il comportamento delle correnti oceaniche.
In sintesi
Il mare è salato grazie a un processo naturale e lentissimo che inizia dalle rocce e si compie nei millenni. Un equilibrio fragile e perfetto che ci ricorda quanto tutto sia connesso: la terra, l’acqua, l’aria… e anche noi.