La filosofia del surf e dell’oceano per una diversa concezione della natura e del benessere psicofisico

La filosofia del surf e dell’oceano per una diversa concezione della natura e del benessere psicofisico

 

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) identifica la condizione di salute in uno stato di benessere fisico, mentale e sociale. Lo stato di benessere psicofisico è determinato non solo da fattori sociali, economici e psicologici, ma anche da fattori legati all’ambiente che ospita gli esseri umani.

L’ambiente fisico/naturale incide sugli aspetti psicologici e sul comportamento. Il riconoscimento di questi aspetti ha condotto negli ultimi anni, da parte di istituzioni (decisori ambientali), brand di settori diversi, enti, ricercatori (gli esperti ambientali) e singoli cittadini (utilizzatori o utenti), ad azioni per la salvaguardia dell’ambiente in generale e di quello marino in particolare. Le azioni inconsapevoli e spesso poco rispettose, da parte dell’uomo sulla terraferma, hanno come con grande amarezza stiamo prendendo atto, sempre ripercussioni sui nostri oceani. Da qui l’urgenza di riappropriarsi e “concepire una diversa filosofia della natura che non abbia più il primato statico della terra, ma quello dinamico del mare e che sappia ricordare la provenienza della terra dalle acque dell’Oceano” (Oceano. Filosofia del pianeta di Simone Regazzoni). Come il filosofo Talete affermava “Tutto è acqua”, “Il principio è acqua”, e la scienza e il surf ci ricordano che i nostri corpi e il pianeta che abitiamo sono fatti principalmente di acqua e dobbiamo prendercene cura. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 riguardano anche la salvaguardia di oceani e foreste e il cambiamento climatico

(https://unric.org/it/agenda-2030).

La visione del mare e in generale di paesaggi incontaminati dall’azione inquinante dell’uomo influenzano il nostro stato di salute e migliora le funzionalità dell’amigdala, riducendo, ad esempio, lo stress accumulato nel corso delle giornate. Immaginate di accedere al vostro home spot tra ingombranti rifiuti di vario genere, sostare in spiaggia scorgendo numerosi rifiuti di plastica trasportati dalle mareggiate, o nello scenario peggiore, avere davanti agli occhi un mare di plastica (immagine n.1 – Guatemala). Chiudete gli occhi: quali le sensazioni, le emozioni, i colori che vi vengono in mente?

La filosofia del surf e dell’oceano per una diversa concezione della natura e del benessere psicofisico
Guatemala – Immagine n.1

Curiosità: l’amigdala è quella piccola area del cervello, che ha la forma di una mandorla, e rappresenta la nostra centralina delle emozioni.

Oggi la psicologia ambientale della sostenibilità (nata grazie all’impronta ecologica che si è affermata intorno al 1970) indaga le modalità con cui far sviluppare nelle persone una maggiore consapevolezza ambientale, tale da favorire e incrementare i comportamenti ecologici e di salvaguardia dell’ambiente. Gli eventi clean up, gli incontri tematici e i programmi di educazione ambientale fanno leva sui seguenti costrutti psicologici per favorire i comportamenti pro-ambientali: le conoscenze e le credenze ambientali individuali (dimensione cognitiva); l’etica, i valori, l’attaccamento ai luoghi di vita e l’identità di luogo (dimensione affettiva). Vi propongo gli steps del modello Community-Based Social Marketing (CBSM) utilizzato nell’ambito della ricerca della psicologia ambientale. Potreste trarne spunti da utilizzare nell’ambito professionale e/o anche nel vostro quotidiano per sviluppare comportamenti di salvaguardia dell’ambiente e promuoverli nella vostra rete familiare e sociale.

La filosofia del surf e dell’oceano per una diversa concezione della natura e del benessere psicofisico

Se credi che sia possibile rifare il mondo e trasformarlo in un altro mondo, più pacifico, più ospitale e benevolo per gli uomini… significa che confidi nella tua capacità di fare la differenza: una differenza per la tua vita, ma anche per il mondo in cui vivi”

Per approfondimenti, domande e proposte di argomenti @okayness.psicologa

Condividi: